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LA CUPOLA EGIZIA

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I SEGRETI DELL'ESODO

Abramo = Akhenaton
Mosè = Ramesse I
Aronne = Horemheb
Ay = Giuseppe
Giosuè = Sethi I

Abramo era Akhenaton, Mosè era Ramesse I, ecc... Questo è quanto emerso dal lavoro letterario di Roger e Messod Sabbah "I SEGRETI DELL'ESODO" - l'origine egizia degli ebrei - Marco Tropea Editore 2005.
Questo interessante studio consente una nuova lettura dei Testi Sacri. In modo molto preciso l'Esodo viene inquadrato dal punto di vista temporale e territoriale, se ne spiegano le motivazioni e si identificano i protagonisti. Da leggere insomma... Interessante a pagina 439 :" solamente dopo l'esilio RA, simbolo del bene, si trasforma nel male".
e. g. 8 marzo 2014.




VERITA' E' ETERNITA'

L'universo poggia sul principio di Verità. In essa è contenuta l'essenza dell'esistenza.
Ogni cosa è ad essa subordinata.
La Verità è giudice supremo.
Negare la Verità è negare l'eternità.
La Verità è veicolo di immortalità.
Le stelle sono Verità.
La Verità è Aton-Ra.
e. g. 4 novembre 2004.



L'ELETTROMAGNETISMO DELLE PIRAMIDI

piramide All'interno di una qualsiasi piramide, meglio se in scala Keope, rimane imbrigliata una forza elettromagnetica. Allineando la piramide secondo i quattro punti cardinali si ottiene un campo elettromagnetico in grado di agire sulle sostanze. Personalmente ho testato una piramide in scala keope con il lato di base di 40 cm costruita in ottone e placcata oro. I risultati non si sono fatti attendere...
Esiste al riguardo una bibliografia: Rodriguez Alvizo Luis Alberto, Piramidologia, Zuccari Editore 1999.
Max Toth - Greg Nielsen, L'energia della piramide, Edizioni Mediterranee 2001.
e. g. 23 dicembre 2003.

Per un recente studio svolto dai fisici della Itmo University di San Pietroburgo e del Laser Zentrum di Hannover, Electromagnetic properties of the Great Pyramid: First multipole resonances and energy concentration, vedi pubblicazione del 20 luglio 2018 su
Journal of Applied Physics.


VEGETARIANI SI NASCE… E SI CI RIDIVENTA

vegetariani: leonardo Si è vegetariani perché si è superiori o si è superiori perché si è vegetariani? Ritengo che entrambe le teorie siano valide e veritiere e comunque approfondire l'argomento potrebbe consentirci di vedere in modo più dettagliato le due ipotesi.
Cercando tra i grandi uomini del passato ci possiamo accorgere che la comunità dei vegetariani era davvero ben assortita: Erodoto, Socrate, Pitagora, Platone, Virgilio Marone Publio, Plinio Caio Secondo, Seneca Lucio Anneo, San Francesco d'Assisi, Leonardo da Vinci, Giordano Bruno, Newton Isac, Pganini Niccolò, Van Gogh Vincent, Gandhi Mohandas Karamchand, Jung Carl Gustav, e tantissimi altri. Tutti questi personaggi non facevano uso di carne animale per nutrirsi e vista l'epoca in cui vivevano dovettero incontrare non poche difficoltà, a differenza di oggi dove si hanno a disposizione innumerevoli prodotti che consentono un'adeguata alimentazione. Quando noi tutti parliamo di questi grandi personaggi lo facciamo in maniera tale che essi appaiono come uomini superiori e questo è dovuto essenzialmente alla loro professione, artistica o scientifica che sia. Imitarli nel loro lavoro penso che sia un impresa alquanto difficile. Ritengo però che non bisogna scindere la vita professionale e / o artistica di questi personaggi con le loro abitudini alimentari. Mi spiego collegandomi alla questione posta in testa all'articolo: erano sicuramente individui che possedevano una sensibilità tale che permetteva loro di compiere straordinarie opere o scoperte e di avere una visione equa delle azioni da compiere e quindi possiamo dire che essi "erano vegetariani perché superiori". Abbiamo detto che imitarli nel loro lavoro sarebbe alquanto difficile e improbabile, cosa diversa sarebbe invece per quanto riguarda l'alimentazione: imitarli qui è cosa accessibile e penso che consentirebbe di diventare "superiori perché vegetariani".
e. g. 11 ottobre 2003.



MA CHE DIFFRENZA C'E'?

Molti si avvalgono della compagnia di animali. Farebbero e fanno di tutto per far star bene i loro amici animali: comprano per loro ogni sorta di nuovo articolo, naturalmente "trendy", guai a chi li tocca… Ne sono molto fieri, orgogliosi, addirittura li fanno partecipare a dei veri concorsi di bellezza, di abilità. E si, i cani e i gatti sono davvero fortunati; non sono come i bovini, i suini o gli ovini destinati alla tortura e alla morte violenta.
MA CHE DIFFERENZA C'E'?
Si pensa forse che la madre di un vitello o di un maiale sia meno sensibile di una gatta a cui si porta via il proprio piccolo?
Si pensa forse che il sangue che sgorga da un agnellino sia meno rosso di quello di un cane?
MA CHE DIFFERENZA C'E'?
Questo articolo è dedicato in particolar modo a coloro che amano gli animali, che ne hanno con loro qualcuno e che forse non hanno mai riflettuto in maniera obbiettiva sulla sacralità universale della vita di ogni essere
e. g. 3 giugno 2004.